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Enciclopedia Marxista

Personaggi storici

R

 

 
Radek, Karl
Radishchev, A. N.
Radus-Zenkovic P. A.
Rakovsky, G.
Ranke, Leopold von
Rappoport, Charles
Raspail François
Rasputin Grigori
Rateau, Jean Pierre
Rauze Marianne
Ravazzoli Paolo
Ravez Auguste
Reed Jhon
Reiss Ignace
Rémusat C. F. M., conte di
Renan Joseph-Ernest
Renaudel, Pierre
Rennenkampf P. K.
Renner, Karl
Renoult Daniel
Repossi
Rhodes, Cecil
Riazanov David
Riboldi Ezio
Ricardo David
Robespierre, Maximilien
Rodbertus, Karl J.
Rodicev, Fyodor I.
Rodzyanko, Mikhail V.
Roland-Holst Henriette
Romanov
Ronvroy, Claude Henri de
Roosevelt F. Delano
Rosenfeld, Kurt
Rosmer Alfred
Royer-Collard, Pierre Paul
Rouher Eugène
Rudnev B.
Ruge, Arnold
Russell Bertrand A. W.
Rykov, Alexei

Radek, Karl (1885-1939)
membro del R.S.D.L.P. sin dalla sua fondazione. Fu internazionalista durante la prima guerra mondiale e nel 1917 divenne bolscevico. Nel 1923 fu parte dell'Opposizione di sinistra, cosa che portò alla sua espulsione dal partito nel 1927. Rientrato nel partito nel 1930, fu espulso nuovamente e definitivamente sei anni dopo.

Radishchev, A. N. (1749-1802),
scrittore e rivoluzionario russo. Nel suo famoso lavoro Un viaggio da San Pietroburgo a Mosca, egli lanciò il primo pubblico attacco contro la schiavitù in Russia. Per ordine di Caterina II fu per questo scritto condannato a morte, ma la pena fu poi commutata in dieci anni d'esilio in Siberia. Ritornato dall'esilio grazie ad un'amnistia, si suicidò quando venne paventata una nuova persecuzione. Lenin considerava Radishchev un insigne rappresentante del popolo russo (si veda Sull'orgoglio nazionale dei Grandi-Russi)

Radus-Zenkovic P. A. (1877-1967),
membro del partito bolscevico; negli anni 1918-1921 fu capo dell'ufficio assicurazioni sociali e protezione sul lavoro e poi vice Commissario del popolo al lavoro della RSFSR.

Rakovsky, Christian Georgierich (1873-1941), (anche Rakovskij)
bulgaro di nascita, membro della socialdemocrazia rumena a partire dagli anni '90 dell'800, militò in Svizzera, Bulgaria, Germania, Francia, Romania e Russia. Su posizioni internazionaliste rivoluzionarie durante la prima guerra mondiale, aderì alla sinistra di Zimmerwald. Arrestato nel 1916 per attività anti-belliche e liberato l'anno successivo dalle truppe russe. Giunto in Russia si unì ai comunisti, fu poi tra i fondatori del Comintern e ricoprì varie cariche diplomatiche. Nominato presidente del Consiglio dei Commissari del Popolo dell'Ucraina nel marzo del 1918, a partire dal 1919 fu membro del Comitato centrale del partito bolscevico russo. Nel ruolo di presidente ucraino sviluppò una politica estera indipendente da quella dell'URSS, concludendo diversi trattati commerciali con vari stati dell'est europeo. Dopo aver rappresentato l'URSS alla Conferenza di Genova (aprile-maggio 1922), nell'aprile del 1923 si oppose alla politica nazionale di Stalin in occasione del XII Congresso del partito e, nel luglio di quello stesso anno, si vide affidare importanti.incarichi di natura diplomatica, miranti però ad allontanarlo da Mosca e ad isolarlo. Tra i principali esponenti dell'opposizione di sinistra, fu incaricato d'affari del governo sovietico a Londra a partire dal settembre del 1923 ed ambasciatore a Parigi dal dicembre del 1925 all'ottobre del 1927.
Fu amico di
Trotsky e partecipò alla fondazione dell'Opposizione di Sinistra, della quale fu da molti considerato come il leader ideologico. Mentre Trotsky avrebbe voluto organizzare l'Opposizione unicamente all'interno del partito comunista, Rakovsky applicò il programma integrale dell'Opposizione di Sinistra all'interno del proletariato ucraino. Rakovsky fu espulso dal partito comunista russo nel 1927, nel gennaio del 1928 fu deportato ad Astrakhan, poi a Saratov, nel corso del 1929, ed infine a Barnaul (Kazakhstan), dove nel febbraio del 1934 capitolò alla «linea generale» staliniana. Rimesso in libertà e sottoposto a pressioni di ogni genere, venne poi arrestato nella seconda metà del 1937, ma per diversi mesi rifiutò di cooperare con gli inquisitori staliniani prima di cedere nuovamente. Dal banco degli accusati del terzo grande processo di Mosca (marzo 1938) si autoaccusò di aver svolto un'attività antisovietica a favore della Germania nazista. Condannato a vent'anni di detenzione, Rakovsky sopravvisse ancora per circa tre anni e trovò infine la morte in un Gulag, fucilato per ordine di Stalin all'indomani dell'aggressione hitleriana contro l'URSS.

Ranke, Leopold von (1795-1886),
scrittore e storico tedesco criticato da Karl Marx.

Rappoport, Charles (1865-?),
membro dei populisti russi, poi socialdemocratico; emigrato in Francia fu membro prima del Partito socialista, poi di quello comunista.

Raspail François-Vincent (1794-1878),
Naturalista e pubblicista francese, repubblicano-socialista, vicino alle posizioni del proletariato rivoluzionario; partecipò alle rivoluzioni del 1830 e del 1848; nel 1848 deputato all'Assemblea nazionale costituente.

Rasputin Grigori,
monaco russo vissuto a cavallo tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo; prima e durante la prima guerra mondiale, Rasputin guadagnò una forte influenza su Nicola II, lo Zar di Russia, che lo considerava un guaritore miracoloso. L'unico figlio dello zar soffriva di emofilia (un disturbo sanguigno) e Rasputin pareva esser l'unica persona capace di alleviare le sue sofferenze. Quando Rasputin prese a suggerire a Nicola come governare la Russia e quali ufficiali scegliere, lo zar seguì attentamente le sue indicazioni. L'aristocrazia russa, invidiosa della posizione raggiunta dal monaco, cospirò contro di egli, assassinandolo nel 1916.

Rateau Jean-Pierre Lamotte (1800-1887),
avvocato orleanista, legato, sotto la Monarchia di luglio, all'opposizione dinastica; aveva partecipato all'agitazione dei banchetti. Deputato alla Costituente e alla Legislativa, appartenne al "partito dell'ordine". La sua proposta prevedeva l'elezione della Legislativa per il 4 marzo e lo scioglimento della Costituente per il 19 marzo.

Rauze Marianne,
socialista francese, centrista. All'inizio del 1920 fece parte del Comitato per la ricostituzione della II Internazionale.

Ravazzoli Paolo (1894-1940)
(soprannome Santini) nato nel 1894 presso Pavia da una famiglia operaia. Aderisce al PSI e nel '19 è al fianco di Bordiga nella sua battaglia contro il riformismo. Partecipa alla fondazione del PCd'I a Livorno impegnandosi nel lavoro sindacale. Nel '23 è a Mosca e poi a Parigi. Staccatosi nel '25 dalle sue originarie posizioni bordighiane, è nominato membro del CC e dell'esecutivo. Nel '27 è eletto segretario generale della GCdL clandestina ed è delegato al Congresso del Profintern; nel '29 interviene al Congresso internazionale antifascista di Berlino. Oppositore della "svolta" viene espulso nel '30. Fonda la NOI e lavora al Bollettino dell'Opposizione Italiana, aderendo all'OSI. Nel '34 se ne allontana e l'anno dopo si iscrive al PSI. Muore nel '40 per una setticemia contratta in fabbrica.

Ravez Auguste-Marie-Simon (1770-1849),
Uomo politico francese, legittimista, presidente della Camera dei deputati dal 1819 al 1828; durante la II Repubblica deputato all'Assemblea nazionale legislativa.

Reed Jhon (1887-1920)
grande rivoluzionario comunista americano, visse come cronista la rivoluzione d'ottobre, esperienza riportata nel magistrale I dieci giorni che sconvolsero il mondo.

Reiss Ignace (pseudonimo di Nathan Porecki)
comunista russo. Assassinato dallo stalinismo per il suo avvicinamento a Trotsky.

Rémusat Charles Francois Marie conte di (1797-1875),
scrittore orleanista, collaboratore del Thiers fin dalla gioventú. Deputato sotto la Monarchia di luglio e ministro degli interni nel 1840. Deputato alla Costituente e alla Legislativa. Si astenne dalla politica sotto il Secondo Impero. Fu ministro degli esteri dal 1871 al 1873.

Renan Joseph-Ernest (1823-1892),
studioso francese di storia del cristia­nesimo.

Renaudel, Pierre (1871-1935),
esponente dell'ala sinistra dei socialisti francesi; dal '14 al '19 fu deputato e guidò la maggioranza nel periodo bellico; tornò in Parlamento dopo il 1924.

Rennenkampf P. K. (1854-1918),
generale zarista; nel 1906 fu a capo di una spedizione punitiva sulla ferrovia siberiana.

Renner, Karl (1870-1950),
leader della socialdemocrazia austriaca ed autore di libri di economia e politica. Social-sciovinista durante la prima guerra mondiale; presidente dell'Austria daò 1931 al 1933 e ancora dal 1945 fino alla sua morte.

Renoult Daniel (1880-1958),
noto esponente del movimento operaio francese, dal 1906 al 1920 fu membro del partito socialista e, all'inizio del 1920, prese parte al Comitato per la ricostruzione della II Internazionale; in seguito fu tra i fondatori del PCF a Tours, collaborò all'Humanité e diresse l'Internationale nel '21.

Repossi ( ),

Rhodes, Cecil (1853-1902),
uomo politico inglese, emigrato giovanissimo nel Natal, sostenne l'espansione inglese nell'Africa del Sud dove fece in modo che l'Inghilterra acquistasse vastissimi territori (donde il nome di Rhodesia); promosse, d'intesa con J. Chamberlain, la guerra contro i boeri.

Riazanov David (David Borisovich Goldendach) (1870-1938),
storico e filosofo e rivoluzionario ucraino, nato ad Odessa. All'età di 15 anni si unì ai rivoluzionari populisti; arrestato dalla polizia zarista, passò 5 anni in prigione. A19 anni fece il suo primo viaggio verso i circoli marxisti russi all'estero; al ritorno dal secondo di questi viaggi (1891) venne nuovamente arrestato al confine e, dopo 15 mesi di processo, venne condannato a 4 anni di confinò e di lavori forzati. Riazanov tornò in Russia allo scoppio della rivoluzione di febbraio e nell'agosto si unì ai bolscevichi. Nel 1918 egli prese ad organizzare gli archivi marxisti e due anni dopo divenne direttore del nuovo Istituto Marx-Engels (che divenne Istituto Marx-Engels-Lenin nel 1931). Stalin, nel 1931, lo accusò di avere implicazioni con il "centro menscevico', imputato di tramare per ristabilire il capitalismo in Russia. Per questo fatto venne mandato in esilio.

Riboldi Ezio,
delegato del PSI alla III Conferenza dell'IC. Farà parte dei "terzini" e aderirà nel '24 del PCd'I. Nel '23, fallita l'ipotesi di fusione tra i due partiti, venne radiato e poi espulso dal PSI, in quanto redattore di Pagine Rosse.

Ricardo David (1772-1823),
economista inglese, seguace di Adam Smith ed uno dei più importanti precursori di Marx. Le sue teorie della moneta, della rendita terriera e dei salari, come anche il suo lavoro principale (Sui principi dell'economia politica e della tassazione), erano considerati dal Marx medesimo come i più importanti studi preliminari per Il Capitale.

Robespierre Maximilien-Marie-Isidore de (1758-1794),
deputato alla Costituente e poi alla Convenzione, fu nel periodo del Terrore la personalità più influente della Montagna e del Comitato di salute pubblica. Fu messo in minoranza dalla Convenzione e successivamente ghigliottinato insieme al Saint-Just nel luglio del 1794. Con la sua morte finì il periodo del Terrore, s'iniziò il governo dei Termidoriani e il potere passò alla borghesia moderata.

Rodbertus, Karl Johann (1805-1875),
economista tedesco dalle vedute socialiste. Engels si occupa in dettaglio del suo pensiero nell'introduzione de La miseria della filosofia di Marx e nella prefazione della seconda edizione del secondo libro del Capitale.

Rodicev, Fyodor Ivanovich (1856 - ?),
grande proprietario terriero russo, avvocato; fu membro del Comitato Centrale del partito dei cadetti. Nel 1917 divenne governatore generale della Finlandia per il Governo Provvisorio; dopo l'Ottobre, quando la Finlandia venne liberata dalla dominazione russa, Rodichev fuggì in Europa occidentale.

Rodzyanko, Mikhail Vladimirovich (1859-1924),
politico reazionario russo, grande proprietario terriero e leader del partito ottobrista. Fu presidente della terza e della quarta Duma; nell'agosto 1917 appoggiò la rivolta di Kornilov. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, Rodzyanko lavorò senza successo all'unificazione dei gruppi contro-rivoluzionari russi. Successivamente divenne un emigrato bianco.

Roland-Holst Henriette (1869-1952),
socialista di sinistra olandese, scrittrice. All'inizio della prima guerra mondiale occupò una posizione centrista, in seguito si unì agli internazionalisti. Collaborò al giornale Vorbote, organo teorico della sinistra di Zimmerwald.

Romanov,
dinastia che governò la Russia dal 1613 fino alla rivoluzione del 1917.

Ronvroy, Claude Henri de, vedi Saint-Simon.

Roosevelt F. D.

Rosenfeld, Kurt (1877-1943),
avvocato, deputato al Reichstag nelle file dell'ala sinistra socialdemocratica. Espulso dal partito nel 1931, partecipò alla fondazione del (centrista) Partito socialista operaio di Germania (SAP), del quale fu leader per un breve periodo.

Rosmer Alfred,
militante sindacalista rivoluzionario nel periodo precedente il primo conflitto mondiale e collaboratore de La vie ouvriére, divenne, dopo il '14, uno degli animatori del nucleo internazionalista raccolto attorno a questo giornale. Membro della direzione dell'IC già nel '20 si era legato a Trotsky e lo aveva seguito all'opposizione, firmando nel '29 il manifesto de La Verité. Dirigente dell'OSI e della Ligue francese, aveva continuato a lavorare per l'opposizione fino al '30, epoca del suo conflitto con Molinier. Deluso e profondamente amareggiato dal rifiuto di Trotsky di prendere in considerazione, nel novembre del '30 dava le dimissioni dalla Ligue, pur non avanzando nessuna divergenza di principio, e si ritirò dalla politica attiva. Altri militanti a lui legati, uscirono dalla Ligue per formare per formare un'organizzazione alternativa, La Gauche Communiste, che si richiamava alla figura di Rosmer, ma di cui questi non fece mai formalmente parte.

Royer-Collard, Pierre Paul (1763-1845),
filosofo spiritualista, deputato e presidente della Camera sotto la Restaurazione fu uno dei "dottrinari monarchici" che propugnarono una monarchia costituzionale di tipo inglese. Di orientamento cattolico, ma contrario al clericalismo. La sua attività perdette ogni rilievo dopo il 1830.

Rouher Eugène (1814-1884),

Rudnev B., vedi Bazarov B.

Ruge, Arnold (1802-1880),
giovane hegeliano; come editore del Hallische Jahrbücher, pubblicò il primo vero trattato politico di Marx. Con questi, Feuerbach e Bakunin fondò il giornale Deutsch-Französische Jahrbücher; successivamente ruppe con Marx.

Russell Bertrand Arthur William (1872-1970),
uno dei più influenti filosofi del XX secolo, nipote del conte Russell che fu per due volte primo ministro della Gran Bretagna.
Rimasto orfano all'età di tre anni, Russell fu cresciuto dalla nonna paterna, puritana di religione ma politicamente liberale. Egli si ribellò presto contro la rigida dottrina morale della nonna, ma il suo pensiero restò comunque influenzato da quello di lei.
L'iniziazione politica di Russell avvenne nel 1907, quando si candidò al Parlamento con l'Unione nazionale delle suffragette, ma la sua carriera politica non durò a lungo; le sua attività di stampo politico-sociale furono sempre di tipo extra-parlamentare, e le sue polemiche vanno dalla critica del nazionalismo a quella a favore dell'ateismo. Dal 1910 al 1916 egli insegnò all'università di Cambridge, venne però poi licenziato a causa della sua attiva difesa di cause impopolari, quali il socialismo e l'opposizione alla prima guerra mondiale. Nel 1918 egli venne arrestato per il suo pacifismo radicale. Per quanto avesse salutato positivamente la Rivoluzione bolscevica nel 1917, tre anni dopo, dopo un viaggio in Russia, scrisse un saggio molto duro nei confronti dell'operato di Lenin e compagni (Teoria e pratica del bolscevismo) Negli anni Trenta egli però giunse a rivedere le sue posizioni pacifiste, ammettendo la necessità di un intervento armato contro la Germania nazista. Russell riprese il suo pacifismo nel periodo del dopoguerra, propagandando la disobbedienza civile nei movimenti pacifisti e anti-nucleare. Nel 1967 egli organizzò a Stoccolma, insieme a Jean Paul Sartre, il Tribunale per i crimini di guerra commessi in Vietnam, diretto contro la politica degli USA.

Rykov, Alexei (1881-1938), (anche Rikov)
membro del R.S.D.L.P. sin dal 1899, quand'era ancora diciottenne. Nel 1903 si unì, dopo la spaccatura del partito, alla minoranza bolscevica.
Rykov fu eletto Commissario dell'interno al primo Consiglio dei commissari del popolo del governo sovietico e, dopo la morte di Lenin, ne assunse il ruolo di presidente (posizione che mantenne dal 1924 al 1930). Dopo essere giudicato colpevole di tradimento al processo di Mosca del 1938, venne giustiziato.

 


Ultima modifica 27.06.2001