Lettere a Giuliano Gramsci

Antonio Gramsci

 

1936, senza data

Caro Julik,
sono contento che stai bene e che studi bene, ma le tue lettere sono troppo brevi e io vorrei sapere a cosa pensi e come vivi: stai bene, ma come? Hai visto al cine i «Figli del capitano Grant», ma non mi scrivi se il film ti è piaciuto e perché. Io ho letto il libro quando ero un ragazzo come te e mi è piaciuto molto, ricordo: l'ho riletto allora tante volte, con l'Atlante geografico davanti e cercavo altri libri che mi spiegassero i costumi dei paesi dove passava il 34° parallelo sud (mi pare). Il dottor Paganel con le sue distrazioni mi faceva ridere clamorosamente da solo, tanto che venivano a vedere se ero diventato matto. Non mi piaceva solo lo sciovinismo antinglese del Verne (che forse non appare nel film che tu hai visto) e la caricatura dei libri di geografia inglesi. Quando ero ragazzo gli inglesi mi attraevano molto perché erano grandi marinai e avevano tante isole dove avrei voluto abitare. Scrivimi anche tu le tue impressioni, a lungo, cosí vedrò se veramente sei bravo nello scrivere: le tue lettere sono scritte bene, ma sono corte e non si può giudicare tutto un anno da un solo giorno, ti pare? Caro Julik, ti bacia
il tuo papà
Non aver paura di portare l'orologio al polso. Perché dovresti perderlo? L'orologio è per te, non per essere lasciato su un tavolino.

 


Ultima modifica 11.08.2010