Critica del Programma di Gotha

Prefazione di Friedrich Engels [1]

 

Il manoscritto qui pubblicato - tanto la lettera di accompagnamento a Bracke come la critica del progetto di programma - fu mandato a Bracke nel 1875, poco prima del Congresso di unificazione di Gotha, perchè lo comunicasse a Geib, Auer, Bebel, e Liebknecht e quindi lo rinviasse a Marx. Poichè il Congresso del partito di Halle ha messo all'ordine del giorno del partito la discussione del programma di Gotha, crederei di commettere un atto illecito se sottraessi ancora più a lungo alla pubblicità questo importante documento, anzi il più importante documento relativo alla discussione attuale.

Ma il manoscritto ha anche un'altra e ben maggiore importanza. Per la prima volta è esposta qui in modo chiaro e netto la posizione di Marx di fronte all'indirizzo seguito da Lassalle dal suo ingresso nel movimento, e tanto per ciò che riguarda i principi economici quanto per ciò che riguarda la tattica di Lassalle.

La severità senza riguardi con cui viene esaminato qui il progetto di programma, l'inesorabilità con cui vengono esposti i risultati ottenuti e messi in luce i difetti del progetto - tutto questo non può più offendere oggi, dopo quindici anni. Lassalliani veri e propri esistono soltanto più all'estero, come rovine isolate, e il programma di Gotha è stato abbandonato ad Halle persino dai suoi autori come assolutamente insufficiente.[2]

Ho tuttavia omesso e sostituito con dei puntini, dove ciò si poteva fare senza nuocere alla sostanza, alcune espressioni e alcuni giudizi aspri, relativi a singole persone. Marx stesso lo farebbe, se pubblicasse oggi il manoscritto. Il suo linguaggio, qua e là violento, fu dettato da due circostanze. In primo luogo Marx ed io eravamo intimamente legati e cresciuti col movimento tedesco più che con qualsiasi altro; il decisivo passo indietro che veniva annunziato in questo progetto di programma doveva toccarci dunque in modo particolarmente vivo. Ma in secondo luogo eravamo impegnati allora, appena due anni dopo il Congresso dell'Aia dell'Internazionale [3], nella lotta più violenta contro Bakunin e i suoi anarchici, che ci rendevano responsabili di tutto ciò che accadeva in Germania nel movimento operaio. Dovevamo dunque attenderci che ci si attribuisse anche la segreta paternità di questo programma. Queste considerazioni ora non hanno più ragion di essere, e con esse non ha più ragion d'essere la necessità dei passi in questione.

Anche per ragioni relative alla legge sulla stampa alcuni passaggi sono stati sostituiti da puntini. Ove ho dovuto scegliere un'espressione più attenuata, l'ho messa in parentesi quadre. Nel resto, la riproduzione del manoscritto è letterale.

Londra, 6 gennaio 1891

 

Note

1. Engels pubblicò l'opuscolo di Marx contro il parere dei capi della Socialdemocrazia tedesca, attenuando, com'è detto in questa prefazione, alcune asprezze del testo marxiano. Queste ultime sono state ripristinate in questa edizione.

2. Il Congresso di Halle, del Partito socialdemocratico tedesco - il primo tenuto dopo l'abrogazione delle leggi eccezionali contro i socialisti - decise il 16 ottobre 1890, su proposta di W. Liebknecht, il principale tra gli autori del Programma di Gotha, di preparare pel Congresso seguente un nuovo progetto di programma che venne poi approvato nell'ottobre 1891 al Congresso di Erfurt ("Programma di Erfurt").

3. Il quinto Congresso della I Internazionale, tenutosi all'Aia nel settembre 1872, fu dedicato alla lotta contro i bakuninisti. La maggioranza del Congresso si schierò col Consiglio generale, diretto da Marx. Bakunin fu escluso dall'Internazionale.

 


Ultima modifica 25.09.2000