Dall'inconquistabile
Madrid

Dolores Ibarruri

 


Discorso pronunciato nel Cinema Monumentale di Madrid l'8 novembre 1936
Tradotto da Clara Statello, Marzo 2009


 

Lavoratori, compagni di Madrid!

Quando l'artiglieria del nemico comincia a colpire le case della nostra città; quando sul cielo della capitale volano gli aereoplani dei traditori, scaricando la mortale mitraglia su donne e bambini indifesi, sembra incredibile venire qui a celebrare un atto di tale naturalezza. E ciò non è necessario per sollevare il vostro spirito, che avete ben temprato con giorni di lotta inarrestabile, ma per dire che ci siamo, che siamo venuti. Che siamo qui accanto a voi, come sempre siamo stati, e siamo anche disposti a compiere il dovere di ringraziare da qui, dall'inconquistabile Madrid, l'Unione Sovietica, il caro Paese Sovietico, per la sua solidarietà al nostro popolo e per aver difeso la Repubblica a Ginevra.

Da quel paese, che riuscì a vincere non solo il nemico interno ma anche esterno, l'eroico popolo sovietico ci dice e le donne ci gridano: fratelli spagnoli, siamo con voi!

Grazie alla loro solidarietà ci sentiamo più sicuri; non siamo soli e possiamo dire al nemico fascista che non passerà!

E' necessario che il mondo conosca l'alto livello morale del nostro popolo, che non si lascia abbattere dalla superiorità nemica.

Abbiamo detto tante volte che Madrid non si difende soltanto dal suo interno, ma anche da fuori. E solo pochi giorni fa il Partito Comunista Spagnolo ha lanciato un appello a tutti i lavoratori, soprattutto comunisti, in questo senso. " E' necessario che il comunista", diceva il manifesto "sia un soldato che organizza, un commissario politico che istruisca e prepari i combattenti, che sia il primo nella lotta e nel sacrificio." Eseguendo le decisioni del Comitato Centrale, ci siamo spostati nelle province, e non più tardi di ieri siamo andati nelle regioni di levante, per chiedere ai lavoratori e ai contadini dell'est aiuto per Madrid, loro ce l'hanno promesso e hanno già cominciato ad organizzare l'invio dei viveri.

Il fatto che oggi ci siano tante donne a questo incontro ci permette, senza timore di essere fraintesi, di proclamare con orgoglio che non si è estinta la tradizione eroica delle donne spagnole, che in ogni momento in cui è stata minacciata l'integrità della patria sono rimaste accanto agli uomini e con loro hanno saputo lottare e morire. E per questo ci sentiamo profondamente orgogliose e sicure della vittoria. Perché una causa che difende le donne e le madri, nonostante le vicessitudini della lotta, è sempre una lotta vittoriosa.

Da questa stessa tribuna dirò che abbiamo il necessario per iniziare l'offensiva. Dopo, un giorno, vi dirò: compagni, dobbiamo resistere allo scontro col nemico, due, tre, quattro, otto giorni, quel che sarà necessario. Avete resistito, resistete, e Madrid si è fatta inconquistabile.

 

 

 


Ultima modifica 13.03.2009