A proposito delle relazioni dei comitati dei gruppi del POSDR al Congresso generale del partito

Vladimir Lenin (1903)

 


Scritto nel dicembre 1902 - gennaio 1903.
Pubblicato per la prima volte nel 1924 in Proletarskaia Revoliutsia , n. 1.
Trascritto per Internet da Antonio Maggio - Primo Maggio, novembre 2003.


 

I. Il Movimento operaio, la sua storia e la situazione attuale
II. Storia dei circoli socialisti, comparsa del socialdemocratici, lotta delle tendenze nel loro seno

III. Organizzazione del comitato locale, dei gruppi e dei circoli locali
IV. Carattere, contenuto e ampiezza del lavoro locale
V. Rapporto con i gruppi rivoluzionari (soprattutto socialdemocratici) di altre razze e nazionalità
VI. Tipografie, trasporti e attrezzatura clandestina del lavoro
VII. Contatti con strati della popolazione che non appartengono alla classe operaia e lavoro fra di essi
VIII. Tendenze rivoluzionarie e d'opposizione non socialdemocratiche e atteggiamento verso di esse

Uno dei membri del comitato d'organizzazione mi ha rivolto la preghiera di inviargli l'elenco delle questioni alle quali sarebbe opportuno che i comitati e i gruppi dessero una risposta nelle relazioni che presenteranno al secondo congresso del partito. Allego qui come esempio un elenco di tali questioni, ma spiegherò prima brevemente perché questo elenco è cosi lungo. È ovvio che sarebbe bene parlare di tutte le branche del lavoro socialdemocratico, e perciò una relazione ideale abbraccia un numero quasi infinito di questioni. Naturalmente non è nemmeno il caso di sognare che si possano presentare relazioni cosi complete. Nondimeno ritengo cosa molto imi portante e necessaria che il comitato d'organizzazione si sforzi di far conoscere a ogni comitato o gruppo tutto il complesso delle questioni che possono (e devono) interessare il congresso. Il nostro secondo congresso avrà un carattere ancor più costitutivo del primo, ed è quindi necessario compiere ogni sforzo affinché i rapporti siano quanto più possibile completi e seri: quanto maggiore sarà la parte del programma ideale di cui ogni gruppo si occuperà nella sua relazione, tanto più integralmente ed esattamente sarà rappresentato al nostro congresso tutto il movimento nel suo complesso, tanto più duraturi saranno i risultati del congresso.

È necessario che possibilmente molto tempo prima della data della sua convocazione si comincino a preparare le relazioni, che esse si discutano nei comitati e nei gruppi, ecc. Inoltre sarebbe estremamente importante che, in primo luogo, i comitati e i gruppi distribuissero fra molti dei loro membri il lavoro di stesura della relazione; in secondo luogo, che, subito dopo averne preparato ogni parte, essi ne inviassero all'estero, vale a dire in luogo sicuro, una copia (senza attendere affatto che tutta la relazione sia ultimata); in terzo luogo, che cercassero di far partecipare a questo lavoro non solo i membri attuali, ma anche quelli precedenti, non solo quelli attivi, ma anche quelli che si sono allontanati cioè i deportati e coloro che si trovano all'estero. A questi può essere affidato l'incarico di preparare le relazioni su un gruppo determinato di problemi oppure per quel periodo di tempo in cui hanno lavorato, in un comitato o in un gruppo. Questi rapporti o parti di rapporti possono facilitare molto il compito dei delegati al congresso. È pure ovvio che i delegati dovranno servirsi della stampa di partito, contenente moltissime risposte alle questioni della relazione, dovranno cioè cercare di raggruppare i dati di questa stampa, fare un estratto di tutto ciò che essa contiene di sostanziale, correggere gli errori, integrare, aggiungere ciò che non si é potuto pubblicare per considerazioni di clandestinità, ecc. (anche a questo, lavoro é molto importante far partecipare gli ex membri dei comitati e dei gruppi che si trovano temporaneamente all'estero). A proposito, in fatto di clandestinità é necessario aggiungere che ad alcune questioni non si possono e non si devono dare risposte scritte, perché ciò equivarrebbe a rivelare dei segreti. Ma i comitati e i gruppi devono immancabilmente riflettere su tali questioni, prepararle e discuterle, perché al congresso del partito, si dovrà necessariamente includerle nella relazione (se non per le sedute in pleno, almeno per una commissione speciale, per il CC, ecc.).

Allo scopo di fare partecipare il maggior numero possibile di persone alla preparazione dei rapporti sarebbe bene diffondere nel modo più largo possibile l'elenco stesso delle questioni (insieme con le aggiunte dei singoli comitati, gruppi o compagni), mentre alla larga cerchia dei socialdemocratici si deve nascondere solo il fatto che le questioni e i rapporti sono destinati al secondo congresso del partito.

Infine, ci si pone la domanda: per quale periodo di tempo si deve fare il rapporto? Formalmente per il periodo che intercorre fra il primo e il secondo congresso, cioè dal 1898 al 1903. Ma dato che il primo congresso le stato incompleto, troppo breve e si è svolto in condizioni molto sfavorevoli, sarebbe bene che i rapporti comprendessero anche il periodo che precede il 1898.

Forse non sarà nemmeno superfluo precisare che se un compagno toccherà nella sua relazione il maggior numero di questioni ciò non vorrà affatto dire ch'egli è il migliore delegato al congresso perché conosce meglio la storia del movimento, o perché, in generale è il più preparato a rispondere a tutte le questioni. Il congresso deve avere un significato pratico per unificare il movimento e imprimergli un forte impulso in avanti, e i migliori delegati devono essere considerati quei compagni che, anche se nuovi, sono i più energici e influenti, che più si dedicano al lavoro rivoluzionarlo. Le relazioni possono essere preparate con la collaborazione di molte persone, e inoltre in alcuni casi sarà forse possibile anche delegare più di un compagno: sarebbe molto bene offrire a un grande numero di delegati operai la possibilità di partecipare al congresso.

Riporto ora l'elenco delle questioni divise in otto sezioni o gruppi (la divisione delle singole questioni e anche dei loro gruppi è spesso artificiale, fatta solo per comodità di chi legge, perché tutte le questioni sono legate fra loro nel modo più stretto).

 

I. Il Movimento operaio, la sua storia e la situazione attuale

1. Breve caratterizzazione delle condizioni e dello stato dell'industria. Numero, composizione, distribuzione e altre particolarità del proletariato locale (industriale, commerciale, artigiano ecc., forse anche agricolo).

2. Qual è l'ampiezza dell'influenza dell'agitazione socialista fra gli operai? In quali rioni? officine? fabbriche? fra gli operai a domicilio e altri? Descrivere nella maniera più particolareggiata possibile come questa cerchia di operai si è allargata dall'epoca dell'inizio del movimento.

3. Elenco più completo possibile degli scioperi avvenuti le descrizione particolareggiata di ogni sciopero più o meno importante. È bene dare dati complessivi.

4. Oltre agli scioperi, si sono verificati casi importanti di boicottaggio e di altre azioni collettive [1*] degli operai? Fornire particolari in proposito.

5. Quali circoli operai sono esistiti ed esistono ora? quali casse? società autodidattiche? organizzazioni operaie? sindacati? Dati quanto più completi possibile su tutte le associazioni di questo genere, sul loro tipo di struttura, sulla loro composizione, sul numero dei membri, sul periodo e sul carattere del funzionamento, sui risultati dell'esperienza in quest'ultimo campo, ecc.

6. Sono stati compiuti tentativi di organizzare associazioni operaie legali? Dati particolareggiati su ciascuno di questi tentativi e sui suoi risultati, sulla influenza che ha avuto, sul suo esito, a che punto è e la sua importanza. Dati anche sulle associazioni zubatoviste. Ci sono stati esperimenti per utilizzare le associazioni legali ai fini della socialdemocrazia?

7. Influenza della crisi attuale. Sua caratterizzazione valendosi prevalentemente dei dati forniti dagli operai. I disoccupati, il loro orientamento, l'agitazione fra di essi, ecc.

 

II. Storia dei circoli socialisti, comparsa del socialdemocratici, lotta delle tendenze nel loro seno

8. Erano rimaste tracce delle vecchie organizzazioni socialiste nel momento in cui sono comparsi i socialdemocratici? In che cosa consistevano e quale influenza hanno avuto? Chi ha incominciato la propaganda e l'agitazione fra la classe operala e quando? I seguaci della "Volontà del popolo"? Loro atteggiamento verso i socialdemocratici.

9. Quando e in quali circostanze sono comparsi dei socialdemocratici o dei circoli socialdemocratici isolati? Descrivere nella maniera più particolareggiata possibile ogni circolo (con riferimento al programma attuale). La sua importanza e la sua influenza sui circoli successivi.

10. Come si sono formate e sviluppate le concezioni socialdemocratiche nei circoli locali? Influenza delle altre zone (città), della stampa estera, della stampa legale marxista (e della "critica del marxismo"). Definire nel modo più particolareggiato possibile l'influenza esercitata dalle prime, dalla seconda e dalla terza.

11. Dissensi fra i socialdemocratici. Ne esistevano prima dell'apparizione del Manifesto del 1898? In che cosa precisamente si esprimevano? Vi sono documenti che li attestino? Come è stato accolto il Manifesto? Quali proteste o malcontenti esso ha precisamente suscitato e da parte di chi? Come precisamente sono comparse le cosiddette concezioni "economistiche"? Come si sono sviluppate e diffuse? È molto importante descriverlo nel modo più esatto e documentato per ogni "zona" economista nel movimento locale. Come si sono espressi i dissensi nel giudizio sui diversi organi del partito e nella lotta fra i loro sostenitori? La Rabociaia Gazieta (1897), il Rabotnik estero e i suoi Listki, la Rabociaia Mysl, il Raboceie Dielo, l'Iskra, la Zariâ, la Borbà, la Gizn, ecc. ecc.

11 bis. Ci sono state scissioni e dissensi fra operai e "intellettuali" nella socialdemocrazia? È molto importante chiarirne i motivi e dire quale influenza hanno avuto.

12. Come precisamente si è svolta la lotta delle tendenze nei circoli locali? Solo fra gli intellettuali socialdemocratici? oppure anche fra gli operai? fra i diversi circoli studenteschi in contatto fra di loro? si è espressa in scissioni? nella formazione di gruppi separati? si è accesa per questioni generali di principio? per il contenuto dei manifestini? per la questione delle dimostrazioni? per l'atteggiamento verso il movimento studentesco? per la questione delle rivendicazioni del primo maggio?

Descrivere nella maniera più particolareggiata Io svolgimento e le conseguenze della lotta delle tendenze e l'attuale stato di cose in questo campo.

 

III. Organizzazione del comitato locale, dei gruppi e dei circoli locali

13. Composizione prevalente del comitato (respective dei gruppi dei circoli e, se sono numerosi, di ciascuno separatamente). Studenti? operai? Viene completato per via elettiva (e come precisamente?) o in altro modo? Esiste un comitato per gli intellettuali e uno per gli operai? esistono speciali gruppi tecnici, per la propaganda, per l'agitazione? Per la stampa, centrali, rionali, locali, esecutivi? rapporti fra loro secondo lo "statuto" (posto che ne esista uno) e nella realtà. Assemblee generali, loro competenza, frequenza e numero di partecipanti. Organizzazione dei contatti con le altre città e con l'estero (esistono cioè speciali incaricati, gruppi o elementi che stanno al di fuori dei gruppi, ecc.?). Organizzazione della diffusione della stampa. Organizzazione dei viaggi.

Conclusioni tratte dall'esperienza nel campo organizzativo e opinioni predominanti sui principi organizzativi nei comitati, tra gli intellettuali e gli operai.

Ê particolarmente importante spiegare in modo minuzioso perché si sono costituiti comitati separati per gli intellettuali e per gli operai (d'officina, artigiani, ecc.) e le conseguenze che ne sono derivate.

14. Estensione del lavoro alle zone vicine e ad altre zone. In quale forma è avvenuta: in maniera organizzata oppure occasionale? Sono stati compiuti tentativi di formare organizzazioni rionali o di partecipare, a quelle esistenti?

Carattere dei legami con le altre zone.

Storia della formazione e del funzionamento delle organizzazioni rionali. Composizione del comitato rionale centrale, atteggiamento verso i comitati locali, raccolta del denaro, casse rionali, depositi della stampa. Influenza delle organizzazioni rionali sull'ampiezza del lavoro, sulla sua stabilità, sul legame coi comitati locali ecc. ecc.

15. Finanze del comitato. Dati complessivi sulle entrate e le uscite (in base ai rendiconti, se esistono) per tutto il periodo di esistenza. Bilancio ordinario e medio, chi ha dato denaro, collette fra gli operai, tassazione degli iscritti, pagamento della stampa, feste, offerte, ecc. (influenza dell'Osvobozdenie e dei socialisti-rivoluzionari in questo campo).

Volume e carattere delle spese: per i mezzi tecnici? per le retribuzioni? per i viaggi? ecc.

 

IV. Carattere, contenuto e ampiezza del lavoro locale

16. Propaganda. Composizione (dei circoli) dei propagandisti, loro numero e come lavorano. Ci sono fra loro, degli operai? Prevalgono gli studenti? 1 compagni più esperti esercitano un controllo e dannò un orientamento? Programmi abituali delle conferenze e come vengono modificati con l'andare del tempo. Interesse degli operai e loro richieste perché sia trattato questo o quell'argomento. Esiste un'esperienza di invio di conferenzieri che svolgano buone relazioni in diverse città, in diversi rioni, ecc.? Composizione, numero dei presenti, frequenza e atmosfera delle conferenze.

17. Agitazione economica. Da quando si è incominciato a pubblicare manifestini? È possibile calcolare il numero di tutti 1 manifestini pubblicati e della tiratura complessiva? (approssimativamente? In quali rioni, officine e branche di lavoro è stata fatta questa agitazione? Come sono stati preparati e approvati i manifestini. Vi hanno partecipato gli operai? Tecnica della pubblicazione e della diffusione. Esistono diffusori operai? In che misura viene soddisfatta la domanda di manifestini?

18. Agitazione politica. Passaggio dall'agitazione economica a quella politica; quando è incominciato? ha suscitato proteste? quando sono comparsi i primi manifestini politici? c'è stato un periodo in cui si sono pubblicati solo manifestini economici? Impostazione del problema e motivi della agitazione politica. Descrivere nel modo più particolareggiato possibile come si è allargata sia per il carattere dei manifestini, sia per le sfere di diffusione. Sarebbe bene presentare i documenti, perché è importante conoscere tutti i casi di agitazione politica e tutte le sue sfere. È stata condotta solo fra gli operai o anche fra altre classi (vedi più avanti)? Come, con che metodi sono stati preparati i manifestini, richieste relative. In che misura queste richieste vengono soddisfatte? Occorrono di più i manifestini di carattere locale o quelli di carattere generale?

19. Stampa. Quali pubblicazioni illegali vengono diffuse? Enumerarle, indicare in che misura vengono diffuse, atteggiamento del comitato e degli operai (respective del pubblico in generale) verso ogni pubblicazione (opuscolo, ecc.), quando sono state diffuse, richiesta, in quali strati prevalentemente e per quale stampa.

Distribuzione, lancio, lettura collettiva nei circoli? Per quali cose si è dovuto ricorrere alle spiegazioni degli intellettuali? Si pratica su vasta scala la lettura con commento? di quali scritti precisamente?

20. Organi locali e centrali del partito. Storia dell'organo locale: frequenza dell'uscita, numero di copie, come è stata organizzata la parte letteraria? raccolta e conservazione (perdita?) dei materiali. Organizzazione della collaborazione agli organi locali e centrali. Esistono gruppi di scrittori? "cronisti"? legami con l'ambiente letterario? Come sono inviate le corrispondenze? attraverso il comitato? tramite privati e su vasta scala? Ci sono stati tentativi di utilizzare gli studenti? i deportati?

Conclusioni e richieste riguardanti gli organi di stampa.

21. Manifestazioni per il primo maggio. Storia di ogni manifestazione e insegnamenti per l'avvenire.

22. Dimostrazioni. Raccolta dei dati su ogni dimostrazione. Tentativi di organizzazione in generale, di resistenza in particolare, di armamento. Opinioni in proposito degli operai e dei "pratici" in generale.

Completamento della letteratura di partito sulle dimostrazioni e suo controllo.

Atteggiamento odierno verso questa questione.

 

V. Rapporto con i gruppi rivoluzionari (soprattutto socialdemocratici) di altre razze e nazionalità

23. Ci sono operai di altre nazionalità e razze? Lavoro fra di essi: organizzato oppure occasionale? in che lingua? Rapporti con i gruppi socialdemocratici che lavorano accanto in un'altra lingua. Sarebbe bene definire in modo preciso e particolareggiato questi rapporti. Esistono dissensi? su una questione di principio come quella di un programma nazionalistico? divergenze tattiche? organizzative? È bene che si stabiliscano contatti per un lavoro comune? Possibilità di un unico organo del partito. Si vuole la federazione, e di quale tipo?

 

VI. Tipografie, trasporti e attrezzatura clandestina del lavoro

24. Tipografie. Esperienza relativa alla loro organizzazione. Denaro speso e uomini impiegati. Produttività. Occorrono tipografie locali (per i manifestini?) e tipografie comuni per molte città? Aspetto tecnico, organizzativo, finanziario, clandestino di quest'attività.

25. Trasporti. Ci sono stati collegamenti in questo campo? Iniziative? Storia di ciascuna di esse e dati particolareggiati sull'impostazione, Io svolgimento, i risultati e le prospettive per il futuro. L'organizzazione che desiderate.

26. Clandestinità. Alloggi illegali? Segni di riconoscimento Compagni illegali? Passaporti, esperienze in questo campo. Esistono legami per averli?

Organizzazione degli appuntamenti?

Pedinamento delle spie? Lotta contro le spie e i provocatori? Sue forme, già provate ed efficaci.

Cifrari. Corrispondenza fra le città, all'interno della città, con l'estero.

Conferenze sul tema: "Come contenersi negli interrogatori" Occorrono anche opuscoli su questa tema?

Archivi del comitato. Esistevano e venivano conservati in passato? e ora?

 

VII. Contatti con strati della popolazione che non appartengono alla classe operaia e lavoro fra di essi

27. Lavoro fra i contadini. Esistono singoli contatti? dati particolareggiati su di essi: come sono stati presi e come vengono mantenuti? Con quali contadini? con operai agricoli? Funzione degli operai che dalle città vanno nei villaggi. Sono stati compiuti tentativi di propaganda? di diffusione di opuscoli? di manifestini? di quali precisamente e con quale successo? Situazione attuale e prospettive per il futuro.

28. Gli studenti. Influenza occasionale e personale oppure organizzata? Molti socialdemocratici provengono dagli studenti? Esistono contatti con i circoli studenteschi, con le loro associazioni regionali, con i Consigli delle associazioni? come vengono mantenuti? Si organizzano letture? si diffonde la stampa? Quale stato d'animo prevale tra gli studenti e storia del modo in cui a certi stati d'animo ne sono seguiti altri.

Atteggiamento verso i moti studenteschi.

Partecipazione degli studenti alle dimostrazioni. Sono stati compiuti tentativi preliminari per accordarsi in proposito?

Gli studenti come propagandisti; loro preparazione.

29. Scuole medie, licei, seminari, ecc., scuole commerciali. Carattere dei contatti con gli allievi. Atteggiamento, nel loro ambiente, verso la nuova fase di ascesa del movimento. Tentativi di organizzare i circoli e le loro attività. Ci sono stati (e spesso?) socialdemocratici provenienti dalle file degli studenti che avevano appena terminato (o non terminato) il liceo? circoli, letture e diffusione della stampa?

30. Contatti con la "società". Esistevano prima? e ora? fra quali strati? per mezzo delle collette? della diffusione della stampa? dell'organizzazione di biblioteche legali? della raccolta di informazioni e corrispondenze? Cambiamenti nell'atteggiamento della "società" verso i socialdemocratici. Richiesta della stampa socialdemocratica. Si hanno contatti con il mondo dei funzionari? impiegati della posta? del telegrafo? delle ferrovie? ispettori di fabbrica? impiegati della polizia? clero? ecc.

Sarebbe bene far conoscere anche l'esperienza fatta da singoli membri del comitato nei loro contatti personali con persone appartenenti a diversi strati.

31. Contatti con l'ambiente militare. Funzione degli intellettuali e degli operai socialdemocratici che hanno fatto il servizio militare. Contatto con gli ufficiali e la bassa forza. Come vengono mantenuti e come vengono utilizzati? Importanza di questi contatti nel lavoro di agitazione, di propaganda, di organizzazione e negli altri campi. Su questa e sulle precedenti questioni sarebbe bene che i dati fossero particolarmente minuziosi dato che si tratta di questioni nuove ed è necessario generalizzare e collegare le numerose iniziative sparse.

 

VIII. Tendenze rivoluzionarie e d'opposizione non socialdemocratiche e atteggiamento verso di esse

32. Tendenze liberali. Tendenze populiste-liberali. Nella "società" fra gli studenti. L'Osvobozdenie, sua diffusione (fra gli studenti, fra gli operai) e sua influenza. Esistono circoli di sostenitori dell'Osvobozdenie? Loro atteggiamento verso i socialdemocratici.

Interesse per l'Osvobozdenie nei circoli socialdemocratici e giudizio relativo. Viene utilizzato per la propaganda e l'agitazione?

Si tengono assemblee generali di carattere polemico?

33. I socialisti-rivoluzionari. Dire particolareggiatamente come e quando sono sorti in quella determinata zona. Provengono dalla "Volontà del popolo"? Vi sono stati passaggi ai socialisti-rivoluzionari? Influenza dell' "economismo". Carattere dei loro legami e composizione dei circoli. Veterani? studenti? operai? Lotta contro i socialdemocratici, suo svolgimento e metodi per condurla.

Gruppi unificati di socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari. Loro storia particolareggiata, dati sull'attività, sui manifestini, sulle risoluzioni dei gruppi ecc.

Cause specifiche della debolezza o della forza dei socialisti-rivoluzionari. Tendenze terroristiche? fra gli studenti? nell'ambiente operaio?

Lavoro dei socialisti-rivoluzionari fra i contadini. Carattere dei loro legami e della loro attività fra i contadini. Influenza del loro "programma agrario".

34. Altri gruppi e tendenze. Il gruppo Svoboda, il "Partito operaio di emancipazione politica della Russia", i makhaisti, i fautori del Raboceie Dielo, ecc. Loro concezioni e atteggiamento verso i socialdemocratici, dati sui loro legami e sulla loro attività.

 

NOTE

*1. Dichiarazioni collettive? assemblee pubbliche? partecipazione alle pubbliche "deposizioni"? ecc. ecc.

 


Ultima modifica 24.12.2003