Voltaire

Dizionario Filosofico

PREMESSA


 

 

 

 

Esistono già quattro edizioni di questo Dizionario, ma tutte incomplete e informi; non avevamo potuto curarne alcuna. Pubblichiamo infine questa, che si fa preferire a tutte le altre per la correttezza, per l'ordine e per il numero di voci. Le abbiamo tutte tratte dai migliori autori europei né ci siamo fatti scrupolo di copiare talvolta una pagina da un libro conosciuto, quando tale pagina si è dimostrata necessaria alla nostra collezione. Vi sono intere voci di persone tuttora viventi, fra le quali si contano alcuni dotti pastori. Questi pezzi sono da tempo alquanto noti agli eruditi, come le voci APOCALISSE, CRISTIANESIMO, MESSIA, MOSÈ, MIRACOLI ecc. Ma, nella voce MIRACOLI, abbiamo aggiunto un'intera pagina del celebre dottor Middleton, bibliotecario di Cambridge.

Si troveranno anche diversi passaggi del dotto vescovo di Glocester, Warburton. I manoscritti del signor Dumarsais ci sono stati molto utili; ma abbiamo unanimemente respinto tutto ciò che sembrava favorire l'epicureismo. Il dogma della Provvidenza è così sacro, così necessario alla felicità del genere umano, che nessun uomo onesto deve indurre i propri lettori a dubitare di una verità che non può in alcun caso fare del male e che può sempre produrre un gran bene.

Non consideriamo affatto questo dogma della Provvidenza universale come un sistema, bensì come una cosa dimostrata a tutti gli spiriti raziocinanti; al contrario, i diversi sistemi sulla natura dell'anima, sulla grazia, su opinioni metafisiche, che dividono tutte le comunioni religiose, possono essere sottoposti all'analisi: poiché, essendo in discussione da millesettecento anni, è evidente che non portano affatto con sé il carattere di certezza; sono enigmi che ciascuno può divinare secondo la portata della propria intelligenza.

La voce GENESI è di un uomo di grandi capacità, che gode della stima e della fiducia di un gran principe: gli domandiamo scusa per aver tagliato questa voce. I limiti che ci siamo imposti non ci hanno permesso di stamparla per intero: avrebbe riempito quasi la metà di un volume.

Quanto agli argomenti di pura letteratura, si riconosceranno facilmente le fonti cui abbiamo attinto. Abbiamo cercato di unire l'utile al dilettevole, non avendo altro merito né altra parte in quest'opera che la scelta. Le persone di ogni ceto troveranno di che istruirsi divertendosi. Questo libro non esige una lettura conseguente; ma, in qualsiasi punto lo si apra, si trova di che riflettere. I libri più utili sono quelli dei quali una metà è fatta dagli stessi lettori: essi ampliano i pensieri dei quali viene loro presentato il germe; correggono ciò che sembra loro difettoso e rafforzano con le proprie riflessioni ciò che sembra loro debole.

Soltanto da persone illuminate può essere letto questo libro: l'uomo volgare non è fatto per simili conoscenze; la filosofia non sarà mai suo retaggio. Chi afferma che vi sono verità che devono essere nascoste al popolo non può in alcun modo allarmarsi; il popolo non legge affatto; lavora sei giorni la settimana e il settimo va al cabaret. In una parola, le opere di filosofia non son fatte che per i filosofi, e ogni uomo onesto deve cercare di essere filosofo, senza vantarsi di esserlo.

Concludiamo facendo le nostre umilissime scuse alle stimabili persone che ci hanno elargito il favore di alcune nuove voci, per non aver potuto utilizzarle come avremmo desiderato: sono arrivate troppo tardi. Non siamo per questo meno sensibili alla loro bontà e al loro lodevole zelo.

 

 


Ultima modifica 12.01.2009