[Sull'associazione del futuro]

Friedrich Engels (†1937)


Pubblicato postumo per la prima volta a Mosca nel 1937 (prima edizione russa delle opere di Marx ed Engels, Vol. XVI, parte 1), questo frammento, scritto a mano su un singolo foglio da Engels senza data né titolo, pare correlato al capitolo IX de L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato (ove si parla del mantenimento di residui della costituzione gentilizia in famiglie nobiliari, patrizie e contadine del medioevo).

Tradotto indirettamente dall'inglese (Marx & Engels Collected Works, Vol. 26, Engels: 1882-1889, Lawrence & Wishart 2010, p. 553) da: Leonardo Maria Battisti, giugno 2019.


Le associazioni che si sono avute finora (naturali o artificiali) esistevano sostanzialmente per fini economici, ma tali fini erano celati e sepolti sotto fatti ideologici secondari. La polis antica, la città o corporazione medioevali, la lega feudale della nobiltà terriera, tutte ebbero fini ideologici secondari che santificavano e che, nell'associazione di stirpe dei patrizi e nella corporazione derivavano (quanto nella polis antica) da ricordi, tradizioni e ideali della società gentilizia.

Le società mercantili capitalistiche sono le prime affatto disincantate e pragmatiche... ma meschine. L'associazione del futuro unirà la sobrietà di queste ultime con la sollecitudine per il bene comune della società di quelle antiche, e soddisferà così il suo fine.



Ultima modifica 2021.02.23